Ci sono ancora opportunità di investimento in un'economia globale in fase di ripresa dalla pandemia
Rispetto a quanto registrato nello scorso trimestre, l'economia mondiale ha continuato ad emergere dalla pandemia di Covid-19. Il successo delle campagne vaccinali, con l'attenuazione delle pressioni sui sistemi sanitari di molti paesi sviluppati, è stato il principale catalizzatore. La figura sottostante mostra in effetti come il crescente tasso di vaccinazione stia conducendo ad un calo dei ricoveri.
Le campagne vaccinali hanno anche consentito ad una gamma sempre più vasta di settori, in particolare nei comparti della distribuzione al dettaglio e del tempo libero, di riaprire dopo le chiusure forzate. Inoltre, l'allentamento dei limiti agli spostamenti ha consentito di spendere i risparmi accumulati durante i precedenti lockdown, dando ulteriore impulso all'accelerazione dell'attività economica che si era potuta registrare durante lo scorso trimestre, come mostra la figura sottostante.
Le differenze in termini di velocità della ripresa economica dalla pandemia sono perdurate anche nell'ultimo trimestre. In generale, la variante Delta ha colpito i mercati sviluppati meno duramente delle regioni emergenti, grazie ai maggiori tassi di vaccinazione. È quindi possibile che in molti paesi sviluppati la fase di rapida ripresa economica si stia esaurendo. Per contro, le economie emergenti con tassi di vaccinazione più bassi potrebbero non avere ancora riaperto "a pieno regime". Pertanto, l'economia globale potrebbe continuare a crescere ad un tasso superiore alla media nel breve periodo, sebbene ad un ritmo più moderato rispetto agli ultimi mesi. La crescita potrebbe essere ulteriormente sostenuta da fattori come l'aumento degli investimenti a livello globale e l'utilizzo dei risparmi accumulati durante i lockdown.
Naturalmente la pandemia non si è ancora conclusa. Nei mesi invernali potrebbero persistere livelli elevati di incertezza, poiché il calo delle temperature favorisce la diffusione del Covid-19. Anche nuovi sviluppi come la variante Mu, che si teme possa essere più infettiva e resistente al vaccino, sebbene meno contagiosa, rappresentano una potenziale minaccia per la ripresa economica mondiale. Inoltre, il ritorno alla "normalità" economica potrebbe essere frenato da fattori come la mancanza di manodopera e le interruzioni delle catene di fornitura di beni e servizi a livello globale. Ciò potrebbe innescare un aumento dei prezzi che presto o tardi sarà trasferito sui consumatori. Inoltre, le autorità monetarie potrebbero modificare le rispettive politiche, ad esempio aumentando i tassi di interesse in risposta alla risalita dell'inflazione. Ciò potrebbe avere un impatto negativo sulla crescita economica. Nel frattempo, la crescita del debito pubblico legata all'aumento della spesa durante la pandemia potrebbe comportare maggiori rischi politici, gettando un'ombra costante sulla ripresa economica.
Nonostante il clima di persistente incertezza, crediamo che l'attuale contesto offra una vasta gamma di opportunità di investimento. La pandemia di Covid-19 rimarrà senza dubbio un tema dominante per gli investitori nel corso del prossimo anno. Tuttavia, l'economia mondiale sembra avvicinarsi a quella che viene definita una posizione di "metà ciclo". È un punto in cui ha già beneficiato di una rapida ripresa iniziale rispetto ai minimi recessivi. Pertanto, nello stadio successivo del periodo di espansione il suo tasso di crescita assume inevitabilmente un ritmo più moderato. Tuttavia, l'economia mondiale non sembra ancora essere entrata nelle fasi più avanzate della ripresa, suggerendo che non esiste un rischio imminente di recessione. Le precedenti transizioni di "metà ciclo" sono state caratterizzate da un periodo di incertezza seguito dal ritorno a solidi ritmi di crescita. Pertanto, continueremo a monitorare con attenzione la ripresa dell'economia mondiale dalla crisi pandemica nelle prossime edizioni del magazine. Per il momento, rimaniamo ottimisti sulle prospettive per gli asset rischiosi come le azioni globali. Ciò significa che un portafoglio diversificato di società di alta qualità con una solida situazione finanziaria può offrire robuste prospettive di crescita a lungo termine. Inoltre, le aziende in grado di trasferire l'aumento dei costi sui consumatori potrebbero essere ben posizionate per superare le minacce poste da un'inflazione più elevata. Per contro, i titoli di Stato potrebbero offrire prospettive di rendimento limitate nell'attuale contesto economico.
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